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9 Ottobre 2023

Filariosi cardiopolmonare nel cane

La filaria è una patologia che può affliggere tanti animali, ma sopratutto colpisce i cani. Vediamo che cos’è e come riconoscerla.

La filariosi cardiopolmonare è una patologia causata da un parassita nematode, il verme Dirofilaria Immitis: da questo nome scientifico deriva quello della malattia, conosciuta anche come filaria.

Questa patologia può essere contratta da cani, gatti e furetti, ma per percentuale di animali colpiti, i cani rappresentano la categoria maggiormente coinvolta, indipendentemente da età, razza e lunghezza del pelo.

In Italia le zone più esposte alla filaria sono, storicamente, quelle della Pianura Padana, alcune aree della Toscana e del Veneto, in cui l’alta percentuale di umidità favorisce il proliferare delle zanzare.

filaria cani

Ciclo vitale Filaria

D. immitis non è in grado di trasmettersi direttamente da un ospite all’altro, ma necessita di un vettore che funga da ospite intermedio dentro il quale maturare: la zanzara.

Dopo aver punto un animale infetto, le zanzare assumono con il pasto di sangue le filarie (che si trovano nello stadio larvale L1, dette microfilarie). Le microfilarie raggiungono i tubuli malpighiani (organi degli insetti assimilabili ai reni) dell’ospite intermedio e passano al secondo (L2) e poi al terzo stadio larvale (L3). A questo punto le larve L3 si spostano fino al labium (cioè il labbro inferiore) aspettando che la zanzara punga il prossimo ospite.

Attraverso la puntura, infatti, le larve vengono immesse nel nuovo ospite e si localizzano nel tessuto sottocutaneo, dove rimangono per diversi giorni (facendo un’ulteriore muta che le porta allo stadio L4).
Da qui migrano prima nei capillari linfo-ematici, sviluppandosi ulteriormente nello stadio L5, e successivamente raggiungono il cuore, dove diventano adulte.
E’ stimato che nel cane le larve L3 impieghino circa 6 mesi a raggiungere la forma adulta, una volta adulto il parassita ha una vita media di circa 5 anni.

Il verme adulto ha la forma di uno spaghetto, dal colore più chiaro, tendente al bianco. La differenza di dimensioni tra maschi e femmine è notevole, perché i primi raggiungono una lunghezza di circa 15 cm, mentre le seconde arrivano anche a 30 cm.

Il parassita adulto si localizza all’interno dell’arteria polmonare ed a livello di atrio e ventricolo destro.

Una volta fecondate le femmine immettono nel circolo sanguigno le microfilarie (L1) che possono restare vive in circolo fino a due anni.

Per avere un ordine di grandezza riguardo al numero dei vermi che si possono insediare nell’apparato cardiocircolatorio del cane, questi possono arrivare anche a 50 unità.

Filariosi Cane Sintomi

I sintomi della filariosi cardiopolmonare (o filariosi del cuore) nei cani possono includere:

  • Tosse persistente: La tosse nel cane è spesso uno dei sintomi iniziali e può peggiorare con l’attività fisica.
  • Difficoltà respiratorie: I cani possono mostrare segni di difficoltà respiratorie, come respirazione affannosa o sforzo respiratorio.
  • Affaticamento: I cani affetti da filariosi cardiopolmonare possono apparire deboli e affaticati, specialmente dopo l’esercizio.
  • Gonfiore addominale: L’accumulo di fluidi nell’addome (ascite) è un possibile sintomo.
  • Perdita di peso: I cani colpiti possono perdere peso a causa della ridotta capacità di esercizio e della perdita di appetito.
  • Letargia: I cani possono sembrare meno attivi e interessati alle attività quotidiane.

È importante notare che alcuni cani possono essere asintomatici o mostrare sintomi lievi. Inoltre, i sintomi possono variare in gravità a seconda del grado di infezione e dell’età del cane.

Come accorgersi che il cane è ammalato di filaria?

Se il padrone è un buon osservatore e si accorge che il proprio animale non è vitale come al solito, si stanca subito e non respira bene, è possibile che l’animale si trovi ai primi stadi della patologia.

Una situazione più grave, oltre a spossatezza e fatica nella respirazione, fa sì che il cane manifesti anche perdite di sangue dal naso e tossisca di frequente.

Terapia Filaria Cane

Negli ultimi anni è stato sviluppato un protocollo terapeutico che consente di curare i cani malati uccidendo le filarie e riducendo il formarsi di trombi dovuti alle filarie morte che entrano nel sistema cardiocircolatorio.

Nonostante questo nei casi più gravi la filaria resta purtroppo una patologia ancora oggi mortale.

Se si considera che i farmaci usati nella profilassi non hanno praticamente effetti collaterali o possono dare lievi sintomi gastroenterici si capisce come il famoso motto “prevenire è meglio che curare” si adatti perfettamente a questa patologia.

Profilassi per la filaria per il cane: quando farla?

Nella profilassi abbiamo a disposizione diversi principi attivi in diverse formulazioni: compresse, tavolette, pipette ed iniettabili. Tutti i farmaci in commercio hanno azione retroattiva: le compresse di circa 30 giorni, gli iniettabili di circa 90 giorni. Il periodo in cui è indispensabile provvedere alla profilassi da filaria è compreso tra aprile e novembre.

La scelta del prodotto deve essere fatta tenendo conto di diversi fattori ad esempio l’età del cane: i prodotti in commercio sono divisi in fasce di peso quindi se si ha un cucciolo in crescita è necessario pesarlo ogni mese per essere sicuri che il suo peso rientri in quello coperto dal prodotto acquistato.

E’ bene quindi rivolgersi al proprio veterinario prima di iniziare la profilassi per la filaria in modo da scegliere insieme il farmaco migliore da utilizzare.

Prima di iniziare la profilassi è utile fare un esame del sangue per escludere che il proprio animale abbia contratto la malattia, il test deve essere fatto sempre prima di iniziare il trattamento preventivo se il proprio cane non ha fatto una profilassi regolare l’anno precedente, viene invece fatto ogni 2 anni nei cani che fanno profilassi regolare per verificare il loro stato di salute.

Oltre alla somministrazione dei farmaci per la profilassi ulteriori accorgimenti indispensabili da adottare sono: tutela del cane dai parassiti mediante spray o spot on di prodotti repellenti, in grado di allontanare la zanzara; limitazione della permanenza del cane all’aperto, in particolare dopo il crepuscolo e durante la notte.

Autore Articolo

Dr.ssa Flavia Dal Pastro
Direttore sanitario e responsabile reparto di Oftamologia

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