La calopsitta (Nymphicus hollandicus) è uno dei pappagalli più diffuso nelle nostre case insieme alle cocorite (Melopsittacus undulatus) ed agli inseparabili (Agapornis spp.).
E’ caratterizzata da un piumaggio prevalentemente grigio, nella sua forma ancestrale, con le penne copritrici delle ali bianche.
Il viso e la vistosa cresta sono gialli e le gote, o meglio le piume copritrici delle orecchie, arancioni.
Calopsite Femmine e Maschio
Le femmine hanno un piumaggio del viso più opaco e tendente al grigio, mentre il maschio ha un viso giallo sgargiante con i bordi degli occhi bianchi e le copritrici delle orecchie di un arancione molto intenso.
Ecco le principali differenze
- Aspetto fisico:
– Maschi: Spesso hanno colori più vivaci. Nella varietà più comune di calopsitta (detta “grigia selvatica”), i maschi adulti hanno le guance arancioni brillanti e la faccia completamente gialla, soprattutto dopo la muta.
– Femmine: Di solito hanno un aspetto più opaco. Le guance delle femmine tendono ad avere un colore arancione meno acceso e la loro faccia è più grigia. - Piumaggio sotto la coda e le ali
– Maschi: Generalmente hanno piume sotto la coda e le ali uniformi, senza macchie o strisce.
– Femmine: Le femmine spesso mostrano delle barre o macchie scure sotto le ali e la coda. - Comportamento
– Maschi: Tendono ad essere più vocali e imitano i suoni meglio delle femmine. Possono cantare, fischiare e persino imitare suoni umani.
– Femmine: Le femmine sono generalmente più tranquille e fischiano meno dei maschi. - Canto
– Maschi: Sono più inclini a eseguire complessi canti per attrarre le femmine.
– Femmine: Il loro canto è meno elaborato e più semplice.
In natura questi pappagalli abitano le zone aride e semi-aride del continente australe, muovendosi in stormi da centinaia fino a migliaia di esemplari in cerca di nuove zone con abbondanza di cibo e di fonti di abbeverata.
Spesso questi stormi sono associati a stormi di cocorite con cui condividono lo stesso territorio. Ad oggi questa specie riesce a colonizzare gli habitat più disparati, viene osservata anche in ambienti forestali o di fitta vegetazione, ma finora calopsitte addomesticate non sono riuscite a stabilire delle colonie riproduttive in un ambiente non domestico.
Alimentazione Calopsitta
L’alimentazione è principalmente granivora, ma in casa questa dieta non è del tutto riproducibile, perché non esistono in commercio misti di semi che comprendano la grande varietà di cui questi animali dispongono nelle vaste pianure australiane e perché i nostri pet conducono una vita più sedentaria rispetto a pappagalli che migrano per centinaia di chilometri ogni anno.
Perciò una dieta bilanciata con aggiunta di frutta, verdura ed estrusi permette di somministrare il giusto apporto calorico ed energetico ai nostri pet che non devono compiere migrazioni se non dalla voliera al divano.
Un buon misto semi per calopsitte deve contenere in ordine di importanza:
- Miglio bianco
- Miglio giallo
- Miglio rosso
- Scagliola
- Panico
- Avena
- Grano saraceno
- Frumento
Per conoscere frutta e verdura che puoi somministrare al tuo pet, consulta il nostro articolo sulla nutrizione dei pappagalli.
I pappagalli del genere Cacatuidae hanno un ottimo rapporto con l’acqua, in particolare la calopsitta e le cocorite che spesso vengono osservate insieme ad abbeverarsi e a farsi lunghi bagni in stagni, ruscelli, fiumi o vasche di abbeverata per il bestiame.
Per questo motivo fornire ai nostri pet acqua fresca tutti i giorni e una vaschetta dove poter fare il bagno è molto importante.
Comportamento
Le calopsitte sono, come tutti i pappagalli, un pet dotato di grande intelligenza, ma anche molto esigente.
Alcuni esempi sono giochi come altalene, corde, palline, rami naturali; oppure si può utilizzare il cibo come un gioco (vedi Nutrizione Pappagalli).
Le calopsitte posseggono un ampio vocabolario di fischi e suoni che usano per comunicare con i conspecifici o con il compagno umano e sono in grado di intonare motivetti e canzoni.
Alcuni esemplari riesco ad apprendere qualche parola, ma non è tra i pappagalli più loquaci.
Per chi fosse preoccupato per le lamentele del vicinato i pappagalli, in generale, non sono tra i pet più amati, in quanto spesso i loro richiami sono gracchianti e molto acuti, ma calopsitte e cocorite sono tra quelli meno fastidiosi.
Riproduzione
La stagione riproduttiva comincia tra febbraio e marzo e si conclude a fine estate, le coppie riproduttive dovranno essere già formate per quella data.
Una coppia per essere affiatata ha bisogno di un lungo periodo di conoscenza e di condivisione degli spazi.
La coppia è consolidata quando si comincia a notare che i due soggetti passano la maggior parte del loro tempo l’uno accanto all’altra, volano insieme sulle ciotole, stanno appollaiati sullo stesso ramo sfiorandosi, il maschio rigurgita cibo alla femmina e si prendono cura del nido insieme.
Una femmina può deporre fino a 8 uova, che schiuderanno dopo 18-23 giorni. I pulli dopo circa un mese sono già in grado di volare.
Allevato a mano o allevato dai genitori?
La fase di svezzamento dei pulli è un momento decisivo nella crescita di questi uccelli, con conseguenze sul loro sviluppo mentale e comportamentale. Consulta il tuo medico veterinario di fiducia per valutare quale dei due approcci viene più incontro alle tue esigenze.
La Voliera
La voliera inutile dirlo deve essere la più ampia possibile, ma cerchiamo di essere più specifici.
Il volo nei pappagalli si sviluppa maggiormente in lunghezza che non in altezza, perciò il consiglio è quello di avere una voliera molto lunga piuttosto che molto alta, per permettere al nostro pet di compiere delle involate da un lato all’altro della voliera.
Per dare un valore minimo di larghezza suggerisco di non stare sotto ai 120 cm di larghezza per una calospitta.
Si devono prediligere voliere con sbarre non verniciate, quindi né zincate né piombate, per evitare intossicazioni da metalli pesanti se rosicchiate. In fondo deve esserci un cassetto estraibile e lavabile per facilitare la pulizia che deve essere quotidiana o al massimo a giorni alterni.
Le ciotole sono preferibili quelle di metallo, che sono più semplici da pulire e disinfettare, rispetto a quelle di plastica che sono più porose.
Autore Articolo
Dr. Tommaso Del Prete
Medico veterinario specializzato in animali esotici.
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