L’ultrasonografia (più nota come ecografia) è un esame un esame di Diagnostica per Immagini di primo livello, spesso complementare alla radiologia.
Possiamo considerarlo un esame specialistico di base. Specialistico perché per la sua esecuzione è necessaria la presenza di medici veterinari esperti in questa disciplina e per le sue applicazioni più avanzate. Di base invece perché è spesso uno step primario negli iter diagnostici internistici e chirurgici. L’esame ecografico si basa sugli ultrasuoni, più precisamente su un sistema integrato tra una sonda ecografica, che invia e riceve ultrasuoni che interagiscono con le strutture anatomiche esaminate, e l’ecografo che tramite un complicato software elabora gli ultrasuoni di ritorno (echi) e li trasforma in immagini e rappresentazioni degli organi esaminati.
L’ecografia possiede il vantaggio di essere una procedura a basso costo, indolore, di semplice e rapida esecuzione e priva di effetti collaterali. Inoltre, nella maggior parte dei casi, è una procedura ben accettata dai nostri pazienti e non necessità di sedazione, salvo nel caso di pazienti particolarmente agitati, doloranti o poco collaborativi.
L’ecografia risulta utile in:
1) Screening: in assenza di patologie evidenti, specie nei nostri pazienti adulti/anziani, può risultare utile un esame ecografico dell’addome di screening a intervalli di tempo regolari per evidenziare precocemente eventuali anomalie e patologie subcliniche.
2) Approfondimento internistico/chirurgico: in ogni caso il vostro veterinario curante reputi necessaria una visualizzazione degli organi addominali per indentificare alterazioni correlabili alla sintomatologia clinica. Ad esempio, per stadiazione dell’insufficienza renale cronica, stadiazione patologie neoplastiche, sospetto morbo di cushing, etc.
3) Gravidanza: una delle applicazioni più piacevoli e utili dell’ultrasonografia.
La diagnosi di gravidanza si può ottenere in alcuni casi già dal 20esimo giorno di gestazione, ma per risultati ottimali raccomandiamo di eseguirla non prima del 28esimo giorno. A diagnosi di gravidanza effettuata, l’ecografia risulta inoltre molto utile anche per il monitoraggio e la stima della data presunta del parto e per la valutazione della vitalità fetale. È importante unire le informazioni ottenute dall’ecografia a quelle radiografiche (es. radiografie dal 45esimo giorno di gestazione per la conta fetale).
4) Urgenza/Emergenza: L’esempio tipico è l’addome acuto (es. rotture d’organo, emoaddome, piometra), in unione a uno studio radiografico dell’addome in triplice proiezione, spesso permette di indicare l’organo o gli organi interessati nel processo patologico e di poter poi intervenire tempestivamente clinicamente o chirurgicamente.
5) Procedure ecoguidate: tra queste citiamo campionamento di urine, versamenti cavitari, citologie ecoguidate, drenaggi toracici ed addominali, rimozione ecoguidata di corpi estranei cutanei. Tutte procedure utilissime per aiutarci a raggiungere una diagnosi e/o a far star meglio il vostro paziente.
Nella nostra struttura si eseguono, al momento, ecografie addominali, toraciche, del collo, dell’occhio (in presenza dello specialista oftalmologo), e interventistica di base.
Il Dot. Mattia Uda risponde ad alcuni quesiti che frequentemente i proprietari pongono sull’ecografia.
- È necessaria una particolare preparazione per l’ecografia?
Il principale accorgimento da tenere è il digiuno, soprattutto (ma non solo) per la valutazione dell’apparato gastro-enterico. Nel gatto si raccomanda un digiuno minimo di 8 ore, preferibilmente 12. Nel cane i tempi di svuotamento gastrico sono più lunghi, quindi il digiuno minimo è di 12 ore. Se possibile sarebbe meglio che la vescica urinaria fosse piena (quindi impedire la minzione da almeno 2 ore prima dell’esame), cosa fondamentale in caso di patologie urinarie. Altri accorgimenti potrebbero essere necessari in casi specifici, e vi verranno indicati dal curante.
- È necessaria una anestesia?
Nella gran parte dei casi è un esame che si svolge da sveglio. Potrebbe essere necessaria per pazienti poco collaborativi, agitati, doloranti o per particolari procedure interventistiche. In quel caso, sarà nostra premura organizzare la procedura in presenza di un anestesista per garantire la massima sicurezza.
- Ci sono rischi per il mio animale?
Assolutamente no, l’esame ecografico si basa su ultrasuoni innocui per il paziente e completamente indolori
- L’ecografia mi garantisce una diagnosi?
Purtroppo no. Nessuna tecnica diagnostica può garantire il raggiungimento di una diagnosi certa. In alcuni casi può essere necessario eseguire valutazioni seriali. In altri casi fornisce dei dati clinici o esclude dei sospetti diagnostici, indispensabili al medico internista per giungere a una diagnosi definitiva. A volte può essere necessaria anche una diagnostica per immagini di secondo livello (TC/RMI)
- L’ecografia sostituisce la radiografia tradizionale?
Assolutamente no. Anzi, il mio consiglio è quello di eseguire sempre prima uno studio radiografico completo. Radiologia ed ecografia sono tecniche diagnostiche complementari, non intercambiabili. Dall’unione delle due metodiche si ottengono dati esponenzialmente maggiori.
- A che età si può cominciare a pensare ad una ecografia addominale di screening?
Nei cani di piccola/media taglia e nei gatti dai 7/8aa in poi ha senso eseguire controlli periodici (in aggiunta alle normali visite cliniche e agli esami ematici), annuali o biennali. Nei cani di grossa taglia sarebbe meglio iniziare a fare controlli ecografici di screening già a 6/7 anni per la maggior predisposizione a forme neoplastiche.