Che cos’è una crisi epilettica?
Una crisi epilettica viene considerata come un evento transitorio, parossistico, con attività elettrica ipersincrona a livello dei neuroni corticali (encefalo anteriore).
A seguito dell’evento anomalo, il paziente manifesta sintomi neurologici.
Come si manifesta una crisi epilettica?
Ci sono diversi modi di manifestare una crisi epilettica:
- completa o generalizzata, che coinvolge entrambi gli emisferi cerebrali ed è la forma più frequente nel cane, in cui l’animale cade sul fianco e contrae ripetutamente la muscolatura del corpo (tonico- clonica), con perdita di coscienza e assenza di risposta agli stimoli esterni. Inoltre, l’animale tende a perdere il controllo degli sfinteri (defecazione e minzione);
- parziale o focale, che coinvolge solamente una parte dell’emisfero cerebrale (cervello anteriore), in cui di solito l’animale è cosciente e manifesta sintomatologia motoria che coinvolge una parte del corpo o del viso.
Quali sono le fasi di una crisi epilettica?
- Fase pre-ictale (pre-crisi): ore o giorni prima della crisi, in cui l’animale potrebbe manifestare un cambio di comportamento. Alcuni animali possono avere un fattore scatenante della crisi (“trigger”), come ad esempio uno stato di agitazione, un temporale, un’attività di gioco.
- Fase Ictale: momento della crisi epilettica.
- Fase post ictale: dopo la crisi epilettica, alcuni animali possono manifestare alterazioni del comportamento o sintomatologia neurologica (cecità, barcollamento, depressione del sensorio).
Cosa devo fare se il mio cane o gatto ha appena avuto una crisi epilettica?
Normalmente, la crisi epilettica è un evento transitorio e autolimitante, della durata di 1 -2 minuti, perciò non necessità di un intervento immediato del proprietario.
Tuttavia, è necessario:
- mantenere la calma!;
- NON introdurre le mani nella bocca dell’animale;
- assicurare che l’animale si trovi su una superficie sicura, per evitare infortuni durante e dopo la crisi
epilettica (in caso di cecità transitoria). - tranquillizzare l’animale alla fine della crisi e monitorare il suo “ritorno” alla normalità.
Quando le crisi epilettiche diventano un’emergenza?
In due situazioni particolari le crisi epilettiche richiedono un intervento urgente del medico veterinario:
- crisi epilettica a grappolo o cluster: 2 o più crisi epilettiche in meno di 24 ore;
- stato epilettico: crisi epilettica con durata maggiore di 5 minuti o assenza del normale stato di coscienza dell’animale tra una crisi e l’altra.
A quel punto cosa si deve fare?
Recarsi il prima possibile in una struttura veterinaria per far cessare le crisi epilettiche.
Quali sono le malattie più comuni in caso di crisi epilettiche nei Cani e Gatti ?
- Epilessia idiopatica, normalmente su base o sospetto genetico o, ad eziologia sconosciuta (idiopatica).
- Epilessia strutturale, causata da qualsiasi lesione (anomalia) occupante spazio all’interno del cervello che altera la normale funzionalità corticale e facilita l’attivazione del focolaio epilettogeno, come ad esempio un tumore cerebrale, l’idrocefalo, un’emorragia cerebrale o un ascesso cerebrale.
- Crisi reattive: stato di convulsione a seguito di un disturbo metabolico (encefalopatia epatica, ipoglicemia, disturbo elettrolitico) o avvelenamento, che causa alterazione della normale funzionalità corticale.
Quale sarebbe la definizione di epilessia?
Più di due crisi epilettiche in più di 24 ore.
Come si diagnostica un’epilessia idiopatica (genetica)?
Normalmente, la diagnosi di epilessia idiopatica viene raggiunta per esclusione di altre patologie del sistema nervoso centrale (epilessia strutturale o crisi reattive).
- Fase I: accurata visita generale e neurologica, esami del sangue completi (emocromo, biochimico ed elettroliti), esame radiografico di addome e torace e, talvolta, esame delle urine.
- Fase II: approfondimento diagnostico mediante esame degli acidi biliari pre e post prandiali, esami di diagnostica per immagine di II livello (MRI o TC dell’encefalo), analisi del liquido cefalorachidiano.
- FASE III: elettroencefalogramma.
Quali sono le caratteristiche dei pazienti affetti da epilessia idiopatica ?
Range di età compreso tra 6 mesi e 6 anni (tuttavia, il 15% dei casi con epilessia idiopatica si manifesta ad età > 6 anni)
Predisposizione di razza: Labrador, Border collie, lagotto romagnolo, pastore belga.
Assenza di sintomi neurologici tra una crisi e l’altra (“periodo interictale”)
Quando si inizia la terapia antiepilettica?
A seguito di VALUTAZIONE NEUROLOGICA
- in base alla frequenza delle crisi in periodi di 3-6 mesi; – in base alla patologia sottostante;
- nel caso di grave sintomatologia post ictale (cambio di comportamento, aggressività);
- in caso di crisi a grappolo o stato epilettico.
Qual è l’obbiettivo della terapia?
- Ridurre la frequenza delle crisi, e quindi incrementare l’intervallo di tempo tra una crisi e l’altra (“periodo interictale”).
- Ridurre la durata e la manifestazione delle crisi. – Evitare crisi a grappolo o stato epilettico.
- Migliorare la qualità di vita del paziente e del proprietario.
- Ridurre i possibili effetti collaterali della terapia (sedazione, barcollamento, debolezza, aumento della fame, aumento della sete, incremento del peso, malattie del tratto gastrointestinale).
Quali altre malattie potrebbero mimare una crisi epilettica?
- Sincopi cardiache.
- Disturbi del movimento (discinesia parossistica).
- Malattie del sistema vestibolare.
- Cataplessia e narcolessia.
Autore Articolo
Medico veterinario specializzato in neurologia
Centro Neurologico Veterinario
Presso la Clinica Veterinaria Prealpi è attivo il servizio di neurologia, diagnostica per immagini avanzata e neurochirurgia con la presenza di tre medici veterinari formati presso il College Europeo di Neurologia.
Grazie alla presenza nella clinica di moderni macchinari quali risonanza magnetica e TC sarà possibile indagare la quasi totalità delle patologie neurologiche che possono essere riscontrate nei nostri animali.
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